Recensione – La voce del crepaccio – Matthias Graziani

By lacortigianadinchiostro
Novembre 24, 2022
  • Autore: Matthias Graziani
  • Titolo: La voce del crepaccio
  • Casa editrice: Mursia
  • Pagine: 357
  • Genere: Thriller
  • EAN: 9788842564942

Disponibile in libreria e bookstore online anche in formato digitale.

Cari amici librosi,
come promesso, oggi vi parlo del thriller La voce del crepaccio di Matthias Graziani, pubblicato da Mursia, nella collana Giungla gialla.

Una storia, quella raccontata da Matthias Graziani, che riesce a sondare paure oscure, timori, sospetti, segreti, in una vicenda che raccoglie l’orrore nel vedere concretizzarsi gli incubi peggiori. Quando il reale sovrasta la fantasia, in un vortice mostruoso al limite della leggenda.

Siamo nel 1989. L’ombra delle Dolomiti avanza, quando il commissario Lara Boschi indaga su un brutale omicidio e un rapimento di una giovane donna, miss Alto Adige.
L’uomo del crepaccio è tornato, come ogni inverno, quando la vita inizia a cadere dagli alberi, e con lui una serie di omicidi e sparizioni.
Il sedicenne Julian ha un legame particolare con le montagne che gli sussurrano di accadimenti agghiaccianti, che si verificano tra i boschi.
All’ombra delle pendici, il sole si nasconde per cedere il posto all’oscurità, quando le montagne e i boschi s’insanguinano.

***

Matthias Graziani indaga sull’oscurità che può albergare nell’essere umano. Perché il male può arrivare ovunque, può infestare qualsiasi individuo, e anche se la natura umana tende sempre a dare una giustificazione o una motivazione alla malvagità, non sempre le si può dare un senso.

La voce del crepaccio grazie a una lingua semplice e fluente, permette al lettore di entrare immediatamente nella vicenda. La scelta di un io narrante onnisciente e l’uso del tempo presente crea un’immediata relazione e una finestra nel mondo interiore dei personaggi, riuscendo a mostrare uno spiraglio nella psiche, nell’interiorità oscura dell’uomo del crepaccio. Il poter conoscere e cogliere i ragionamenti animaleschi e basici di una mente malvagia e maledetta.

Ottima la capacità di Graziani nell’inserire i colpi di scena, rendendo in tal modo il ritmo dinamico e incalzante. La storia si dispiega al lettore mostrando due filoni narrativi differenti, con la capacità di disorientare e catturare allo stesso tempo l’interesse, svelando man mano una verità difficile da digerire. A tal proposito, interessante la gestione dei dialoghi, usati proprio per trasmettere le informazioni e gli indizi per riuscire a cogliere dettagli fondamentali, rendendo in tal modo il lettore partecipe nella scoperta della reale identità dell’assassino.

Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La storia narrata da Graziani colpisce fin dalla prima pagina, immergendo il lettore nel mondo raccontato, grazie a un ritmo incalzante e dinamico.

Matthias Graziani (1979) vive a Bolzano, è bilingue, lavora come insegnante e giornalista. La trilogia fantasy La Stirpe del Vento (2010, Armenia) segna il suo esordio nell’editoria e vende più di diecimila copie. Sottopelle (2016, La Corte Editore) è il suo primo thriller ed è stato apprezzato dal grande maestro del noir Andrea G. Pinketts. Partecipa con un racconto nell’antologia Notti Oscure (2017, La Corte Editore). Con Quel che resta del peccato (2018, La Corte Editore) tinge di noir la sua Bolzano. Nel 2020 L’Accademia della Scrittura gli conferisce il primo premio per il racconto Vite Cambiate.

Stefania Marotta

Altri articoli

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *