Recensione – Conigli all’Inferno – Simone Giordano

By lacortigianadinchiostro
Novembre 8, 2022
  • Autore: Simone Giordano
  • Titolo: Conigli all’Inferno
  • Casa editrice: Amazon
  • Pagine: 238
  • Genere: Thriller

Cari amici librosi,
questo mese vi parlo del thriller Conigli all’Inferno di Simone Giordano, pubblicato mediante la piattaforma Amazon.
Una storia che inizia come un thriller poliziesco per poi, man mano, addentrarsi in qualcosa di più oscuro. In una dimensione che si discosta dal reale, ma si addentra in un contesto tenebroso, come mani che affondano in un liquido denso, nero come la pece.

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Un’efferata serie di omicidi porta l’ispettore Claudio Santori in un allevamento di conigli. Un allevamento che conosce bene, l’unico ad avere una carne di coniglio pregiata, la sua preferita.

Appena inizia le indagini, i conigli dentro le gabbie, si comportano in modo strano, quasi malvagio. Ma non solo, anche le persone che vi lavorano hanno un atteggiamento ambiguo. Qualcosa non torna, troppi dettagli trascendono dalla logica umana e sfuggono dal reale. Allucinazioni demoniache tormentano Santori, minando la sua lucidità mentale.

L’ispettore cercherà di capire, assieme all’agente speciale Damiano Romano, cosa si nasconde dietro la facciata di un semplice allevamento. Perché quei cadaveri ritrovati dentro le gabbie, forse, celano una realtà infernale, quasi da raggiungere il male primordiale.

L’Inferno in terra esiste davvero? L’ispettore sarà chiamato ad affrontare le sue paure più profonde per capire la verità.

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Caratterizzato da una narrazione in terza persona, Conigli all’Inferno immerge il lettore in un’immediata atmosfera di tensione. Inizialmente il filone narrativo sembra seguire il normale iter di un ispettore chiamato per indagare su una scena del crimine, ma con il proseguire della vicenda, dettagli sempre più macabri si dispiegheranno, sfondando la barriera del semplice thriller per raggiungere la sponda del soprannaturale.

Ottima capacità dell’autore di addentrarsi nelle sfaccettature dell’animo umano. Con una lingua semplice, d’impatto, pur avendo riscontrato la presenza di alcuni refusi, cattura l’attenzione, analizzando la gamma delle emozioni con ottimo spirito d’osservazione. La capacità nell’entrare nella psicologia dei personaggi, permette di scavare dentro la loro interiorità creando ipotesi, ragionamenti, ricordi, tutti elementi utili e fondamentali per raggiungere l’unico scopo della vicenda: capire la verità.

Ed è da qui che il sottotesto sfonda un’altra barriera, quella psicologica, quella dei traumi. La nostra psiche, cosa è disposta a fare pur di non soccombere al dolore di un evento troppo forte? Cosa siamo disposti a fare pur di smettere di soffrire?

Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La storia di Simone Giordano cattura nell’immediato l’interesse del lettore. Il ritmo incalzante, mai statico, ma in un continuo sali scendi, permette di tenere accesa e viva l’attenzione. Uno stile fluido e la capacità dell’autore nel riuscire a creare un universo narrativo affascinante, non può che essere irrimediabilmente apprezzato.

Stefania Marotta

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