Il giovane Holden – J. D. Salinger

By lacortigianadinchiostro
Giugno 4, 2021
  • Autore: J. D. Salinger
  • Titolo: Il giovane Holden
  • Casa editrice: Einaudi
  • Pagine: 248
  • Genere: Narrativa

Cari amici librosi,

questo mese vi voglio parlare di un grande classico, un caposaldo della letteratura contemporanea “Il giovane Holden” di J. D. Salinger, edito dalla casa editrice Einaudi. Romanzo pubblicato per la prima volta nel 1951 e tradotto in Italia nel 1961, caratterizzato da una copertina minimal, completamente bianca, così voluta da Salinger senza alcuna caratteristica per destare l’attenzione, senza sinossi e senza biografia dell’autore. Solo bianca, per non distrarre il lettore dal contenuto del libro.

Un romanzo che affronta la tematica della giovinezza, dell’adolescenza con le varie problematiche che ne conseguono, dall’alcol, al rapporto con l’altro sesso, dalla scuola, fino, ovviamente, al rapporto familiare con tutte le sue dinamiche. Il tutto gira attorno all’analisi autoreferenziale del protagonista, Holden, caratterizzata da una visione cinica e ironica della realtà che lo circonda. Attratto ma allo stesso tempo spaventato da quel burrone rappresentato dall’età adulta.

***

Stati Uniti, anni Cinquanta. Holden Caulfield frequenta la Pencey, un college rinomato. Una frequentazione destinata a finire a breve, perché non è riuscito a superare tutti gli esami. Pena? L’espulsione.

Inizia così la vicenda del giovane Holden, che per paura di tornare a casa dai suoi genitori, a New York, e ammettere quel suo ennesimo fallimento, decide di tergiversare e rimandare la rivelazione di questa notizia.

Incontra il suo professore Spencer, convinto di ottenere una sorta di conforto, ma se ne pente immediatamente, ricevendo una ramanzina bella e buona. Irritato, torna al college, dove incontra dei suoi compagni di corso, i quali contribuiranno ad accrescere il suo malumore.

Infine, decide di recarsi a New York, ma non a casa sua, e di fermarsi in un hotel, dove avrà a che fare con individui di dubbia reputazione che lo trascineranno in situazioni per lui spiacevoli.

Ormai in una situazione psicologicamente oppressiva, si ubriaca e torna a casa senza farsi scoprire dai genitori, per poter parlare con la sua sorellina Pheobe, sua ancora di salvezza, alla quale confessa della sua espulsione dalla scuola.

In un insieme di riflessioni e ragionamenti, di cinismo e visione della realtà di un adolescente particolare, le vicende di Holden accompagneranno il lettore in un crescendo di avvenimenti.

***

La scrittura di Salinger si caratterizza per essere fluida, senza intoppi, attraverso un tipo di linguaggio marcatamente giovanile, informale, con modi di dire ancora in voga. Vi è una prevalenza di periodi brevi, probabilmente per renderlo maggiormente fruibile o per creare una maggiore somiglianza con l’età che, in questo libro, Salinger vuole mostrare.

Mediante l’uso di una narrazione autodiegetica, in cui viene evidenziato e sviluppato solo ed esclusivamente il punto di vista del protagonista, il lettore può entrare nelle vicende narrate da Holden, trasportato dalle sue riflessioni e interpretazioni di ciò che gli accade. Un insieme di eventi, a volte difficili, che fondamentalmente sembrano non avere senso, ma che nonostante tutto, lui riesce ad affrontare.

Una storia che mostra uno spaccato dell’adolescenza, di quello che può vivere un ragazzo di sedici anni, soprattutto a livello emotivo. Le varie problematiche nel comunicare o del non saper comunicare nel migliore dei modi il proprio sé. Fa comprendere come, dietro a una facciata sbruffona o a volte arrogante, si può nascondere una personalità fragile ed estremamente sensibile e intelligente. Nonostante i voti scolastici.

Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La storia narrata da Salinger riesce a catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine. Si caratterizza per essere una lettura piacevole e scorrevole che strappa dei sorrisi e, nonostante tutto, fa riflettere su un’età troppo spesso criticata e poco compresa.

Stefania Marotta

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