Non privarmi dei tuoi occhi-Anna Pulinaro

By lacortigianadinchiostro
Novembre 17, 2016

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Autore: Anna Pulinaro

Casa Editrice: Youcanprint

Pagine: 382

Genere: Romanzo rosa

 

Ognuno di noi ha delle paure e delle insicurezze, ognuno di noi ha commesso degli errori e delle scelte sbagliate, ma soprattutto ognuno desidera una seconda possibilità.

La storia di cui oggi vi voglio parlare, è una storia che parla di insicurezze. Un’insicurezza che guida le scelte e condiziona i giudizi su se stessi. È come un’ombra che oscura e influisce sulla vita della protagonista, Alice, una ragazza la cui infanzia non è stata clemente come probabilmente le sarebbe spettato. Un’insicurezza dovuta e accumulata dal centro focale che dovrebbe rappresentare una guida fondamentale per ogni persona: la famiglia. I solchi lasciati dal vedere le lacrime della madre, la sofferenza sul suo volto, la delusione per un marito infedele e irascibile hanno segnato inesorabilmente il suo animo fin da bambina. Solchi diventati sempre più profondi ed evidenti.

Un’esistenza, quella di Alice, che si protrae con un peso nel cuore, un peso reso quasi insopportabile dalle conseguenze di scelte errate che la porteranno a dover affrontare situazioni di angoscia e preoccupazione. Ma come si suol dire, dietro le nubi e la tempesta vi è sempre un raggio di sole che riesce a oltrepassare la coltre, lo spessore della paura. Un raggio di sole che porta speranza. Sarà proprio un incontro casuale a cambiare il suo destino completamente, quando per una svista inciampa su Alex. Ed è in quel momento, tanto fugace quanto intenso, che le due anime sole e isolate dei due riescono a trovare un piccolo raggio di sole negli occhi dell’altro. Quasi come una catena che li lega in modo indissolubile. Ma non sempre la luce riesce a imporsi sull’oscurità, le ombre possono tornare se non affrontate… solo Alice potrà sconfiggere le tenebre che imperversano nel suo cuore.

«Non privarmi dei tuoi occhi… quando lo fai mi sento come un cieco, e mi perdo nel buio.» (42, Anna Pulinaro)

Ed è proprio questo il concetto che maggiormente viene sottolineato nella trama, l’importanza della speranza. Il titolo in sé racchiude il messaggio che la scrittrice vuole comunicare. Il trovare la speranza, quella luce che guida nei momenti bui ed è presente negli occhi della persona amata.

Nel romanzo vi è un tipo di narrazione in terza persona, una narrazione focalizzata principalmente sul personaggio principale. È infatti la psicologia della protagonista quella che maggiormente è affrontata, vi è la possibilità di ascoltarne i pensieri e le paure, le insicurezze e le speranze. È possibile, quindi, entrare nel suo mondo e ascoltarlo.

Un personaggio, quello di Alice, ben sviluppato e coerente rispetto alle problematiche che ha dovuto affrontare nella vita. La sua crescita psicologica si svilupperà pagina dopo pagina, una sorta di metamorfosi nella quale si potrà riscontrare quella trasformazione che la porterà a diventare una donna.

Che dire, infine, della Cortigiana, ovvero della storia? Il lettore verrà attirato nel mondo d’inchiostro, conquistato dalle lusinghe della narrazione grazie a uno sviluppo graduale ma intenso, con alti e bassi che gli permetteranno di immergersi nella storia.

“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta.” (K. Gibran)

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