I due Mondi Iperuranio la Catabasi – Giovanni Battista Savona

By lacortigianadinchiostro
Luglio 4, 2020

Autore: Giovanni Battista Savona
Titolo: I due Mondi Iperuranio la Catabasi
Casa editrice: Europa Edizioni
Pagine: 90
Genere: Poesia


Cari amici librosi,
questo mese vi parlo di un libro diverso dal solito, non un romanzo, ma una raccolta poetica intitolata “I due Mondi Iperuranio la Catabasi” di Giovanni Battista Savona, pubblicato da Europa Edizioni.

Sapete bene, ormai, che mi occupo principalmente di recensire romanzi, ma a volte faccio delle piccole eccezioni. Questa di cui vi parlo è una raccolta densa, in cui numerosi sono i riferimenti pirandelliani e danteschi; profondamente influenzata dall’opera di Platone e Omero.

Una raccolta che rappresenta un’unione tra mondi, tra universi, dagli Inferi al reale. Tematiche che sembrano sorpassare la sfera empirica per superare la volta celeste per poi sprofondare giù, nell’Ade, nel mondo oscuro. Una prosa dove passione, amore, morte si aggrovigliano e si disfano in un intrico di versi. Poesie che guidano in un cammino metafisico, quasi dantesco, dove il concetto di anima è narrato e sfiorato in modo delicato e profondo.
Una raccolta che rappresenta un inno agli amori perduti e desiderati, un inno alla vita, all’amore, alla morte e alla poesia stessa in un’iperbolica ammirazione sulla vita in sé, sulla trasformazione in un continuo cambiamento e in perpetua evoluzione.
È una poetica che trasmette e comunica un messaggio di sofferenza, una sofferenza profonda, un dolore che nasce dall’anima. Ed è da questo malessere, che traspare dalle parole di Giovanni, che si può intuire l’Inferno, l’Inferno in terra, l’Inferno che può affliggere lo spirito di ognuno di noi. Una riflessione sul male “che si insidia nei lati più oscuri e deboli dell’essere umano”.

Dal punto di vista del ritmo che caratterizza i versi di “I due mondi Iperuranio la Catabasi” è un ritmo calmo, lento, modulato dall’uso dell’enjamblement, come una piccola e breve pausa, che sembra far riflettere sul significato impresso nelle strofe, sul loro perché. Un insieme di concetti che possono essere compresi solo se letti con calma. Un continuo linguaggio metaforico accompagna il lettore in un viaggio tra la vita e la morte, tra l’amore, quello vero, fino alla realtà semplice della bellezza di una giornata.

Una raccolta che utilizza un linguaggio distante dal comune, spesso difficile da poter comprendere pienamente nel suo messaggio spirituale e poter apprezzare nella sua interezza. La poesia in se stessa è un linguaggio personale, peculiare, a volte onirico, com’è il caso di questa particolare raccolta.

Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La Storia racchiusa e raccolta in questi versi attira, soprattutto per le tematiche trattate. Credo, tuttavia, che la poesia per essere davvero efficace debba riuscire a toccare gli animi di più lettori, attraverso un linguaggio sì metaforico ma forse più fluido. Nonostante ciò, questa raccolta di poesie permette di riflettere su aspetti dell’essere umano importanti e su cui riflettere.

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2 Commenti

  1. Angela Rita Centomani

    Molto profonda e significativa nell’espletare il significato di quest’opera.
    Veramente brava

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